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LUCIA MARCUCCI

LUCIA MARCUCCI

Archivi della categoria: Eventi

BOOKS AS ART – I libri, le artiste

27 giovedì Feb 2025

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Anna Esposito, Arte Contemporanea, Betty Danon, Contemporary Art, Elisabetta Gut, Franca Sonnino, Francesca Cataldi, Gisella Meo, Irma Blank, Ketty La Rocca, Lia Drei, Lucia Marcucci, Maria Lai, Mirella Bentivoglio, MUAAC, Paolo Cortese, Poesia Visiva, Tomaso Binga, Visual Poetry

La mostra BOOK AS ART. I libri, Le artiste, terza tappa di un progetto pluriennale promosso dal MUACC, Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee di Cagliari in collaborazione con la Gramma_Epsilon Gallery di Atene, indaga la centralità assunta dal libro – inteso nella sua dimensione sia formale sia concettuale – nella ricerca artistica delle donne a partire dagli anni Settanta del Novecento, in particolare dalla seminale esposizione Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Bentivoglio nell’ambito della Biennale di Venezia del 1978. Nel titolo ideato da Bentivoglio vengono avvicinati, fondendosi, due universi, quello del Logos, il linguaggio, e quello di Mater, la materia: due contrapposte dimensioni dialoganti in singolari testimonianze poetiche.

BOOK AS ART. I libri, Le artiste

BOOK AS ART. I libri, Le artiste, a cura di Simona Campus e Paolo Cortese presenta opere di Ketty La Rocca,  Mirella Bentivoglio, Maria Lai, Elisabetta Gut, Gisella Meo,  e molte altre imprescindibili autrici della storia dell’arte contemporanea.  Le opere storiche, esposte nel tempo in alcune delle più autorevoli sedi museali nazionali e internazionali, vengono messe in relazione a realizzazioni più recenti e ai lavori di artiste di generazioni successive che continuano ad esplorare le molteplici possibilità del libro come espressione della loro arte e dell’interazione tra codice visivo e codice verbale.

Lucia Marcucci – Imago Imago (1991)

Si snoda, lungo il percorso espositivo, un ricco palinsesto di piccoli-grandi capolavori, che muove dalla fine degli anni Sessanta e i primissimi anni Settanta – al 1971 data In Principio Erat, di Ketty La Rocca, le cui immagini sono linguaggio fotografico e performativo insieme – per giungere alla più stretta contemporaneità. Molte delle opere sono fondative di un alfabeto teso a spezzare i lacci e le insidie del patriarcato, come Tempo presente, di Tomaso Binga, del 1977. Alcune furono in mostra a Venezia, nel 1978: è il caso di Leviatan, libro-scultura di Gisella Meo, e Iperipotenusa di Lia Drei. Del 1978 è il Libro scalpo di Maria Lai, elaborato a partire dal Volume-oggetto, anch’esso esposto in “Materializzazione del Linguaggio”. Del 1991 è Imago Imago, straordinario libro di Lucia Marcucci, pioniera della Poesia Visiva, rappresentata anche dal quasi coevo Afasia (1992). Altre opere, più recenti, testimoniano la vitalità delle ricerche delle autrici storiche lungo il corso del tempo, come nel caso di Francesca Cataldi e Franca Sonnino, che tornano entrambe al MUACC, Sonnino con Il Libro della Guerra, datato 2024, emblematicamente riferito al drammatico scenario internazionale dei nostri giorni. Le autrici storiche sono messe a confronto con le artiste delle più recenti generazioni e di differenti nazionalità – tra loro Astra Papachristodoulou, Maria Jole Serreli, Giulia Spernazza – esponenti dell’area concettuale, verbo-visiva e della fiber art, che continuano a esplorare, da differenti punti di vista e coerentemente con le proprie scelte di poetica, le infinite potenzialità del libro come forma di relazione, come presa di posizione e rivendicazione. Una rivendicazione di libertà, prima di tutto.

Artiste

Marilla Battilana, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Irma Blank, Anna Boschi, Francesca Cataldi, Betty Danon, Chiara Diamantini, Neide Dias de Sá, Lia Drei, Anna Esposito, Fernanda Fedi, Ileana Florescu, Coco Gordon, Elisabetta Gut, Marianna Karava, Susanne Kessler, Maria Lai, Rosanna Lancia, Liliana Landi, Ketty La Rocca, Carolina Lombardi, Virginia Lorenzetti, Sara Lovari, Lucia Marcucci, Gisella Meo, Patrizia Molinari, Aurèlia Muñoz, Elly Nagaoka, Riri Negri, Francesca Nicchi, Giulia Niccolai, Antonietta Orsatti, Luana Perilli, Astra Papachrisodoulou, Renata Prunas, Betty Radin, Franca Rovigatti, Anna Maria Sacconi, Giovanna Sandri, Alba Savoi, Marilena Scavizzi, Evelina Schatz, Greta Schödl, Maria Jole Serreli, Franca Sonnino, Giulia Spernazza, Chima Sunada, Dora Tass, Salette Tavares, Anna Torelli, Anna Uncini.

Museo Universitario delle Arti e Culture contemporanee di Cagliari (MUAAC)

Cagliari | 05/12/2024 – 28/03/2025

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Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo

25 martedì Feb 2025

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Adriano Spatola, Aldo Mondino, Alighiero Boetti, Arte Contemporanea, Carla Accardi, Contemporary Art, Gino De Dominicis, Giosetta Fioroni, Giuseppe Chiari, Ketty La Rocca, Lia Drei, Lucia Marcucci, MAMbo, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Mirella Bentivoglio, Nanni Balestrini, Piero Manzoni, Poesia Visiva, Tomaso Binga, Vincenzo Agnetti, Visual Poetry

La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora il duo artistico Eva e Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete.

Pensata per gli spazi della Sala delle Ciminiere, con più di 100 opere e documenti d’archivio di oltre 70 artisti, l’esposizione attraversa un arco di tempo di circa settant’anni – dagli anni Cinquanta a oggi – proponendosi di ripercorrere la storia dell’arte italiana tramite il tema dell’ironia.

Già nel mondo antico con la figura di Socrate, l’ironia è “l’arte di fare domande”: uno strumento del tutto unico, che permette all’essere umano di avere uno sguardo più lucido e disincantato sulla realtà, poiché in grado di svelarne anomalie e contraddizioni. Tramite giochi umoristici, parodie e battute di spirito l’ironia diventa anche antidoto, alternativa divertente e arguta per proteggere l’essere umano da ciò che lo affligge.

Ironico di per sé, il titolo della mostra richiama infatti l’apparente semplicità del fenomeno svelandone al contempo l’intrinseca complessità. Una contraddizione che diventa gioco a tutti gli effetti e che invita il pubblico a interrogarsi sulla natura del linguaggio, sui luoghi comuni che lo accompagnano e, allo stesso tempo, sul modo in cui questi influenzano la nostra osservazione e interpretazione del mondo che ci circonda.

Artiste e artisti italiani di più generazioni hanno condiviso una strategia estetica ed esistenziale anti-tragica che abbraccia lo “scherzo cosmico” della realtà.
Questo contesto critico e immaginativo è raccontato in mostra dallo sviluppo di macro-aree tematiche, utili nell’illustrare le diverse declinazioni dell’ironia e la trans-storicità del fenomeno: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di criticaal patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.

Artiste e artisti in mostra
Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Nanni Balestrini, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Luther Blissett, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Marcella Campagnano, Maurizio Cattelan, Guendalina Cerruti, Giuseppe Chiari, Daniela Comani, Roberto Cuoghi, Giorgio De Chirico, Giuseppe De Mattia, Gino De Dominicis, Antonio Donghi, Donne/Immagine/Creatività, Lia Drei, Pablo Echaurren, Roberto Fassone, Lara Favaretto, Giosetta Fioroni, Chiara Fumai, Alberto Garutti, Aldo Giannotti, Piero Gilardi, Piero Golia, Gruppo XX, Ketty La Rocca, Sergio Lombardo, Arrigo Lora Totino, Lina Mangiacapre, Piero Manzoni, Lucia Marcucci, Eva Marisaldi, Eva & Franco Mattes, Fabio Mauri, Maurizio Mercuri, Marisa Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Bruno Munari, Giulia Niccolai, Valerio Nicolai, Giancarlo Norese, Luigi Ontani, Rosa Panaro, Clemen Parrocchetti, Pino Pascali, Diego Perrone, Cesare Pietroiusti, Marinella Pirelli, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Lisa Ponti, Emilio Prini, Carol Rama, Silvia Rosi, Cinzia Ruggeri, Salvo, Alberto Savinio, Greta Schödl, Lorenzo Scotto di Luzio, Enrico Scuro, Davide Sgambaro, Adriano Spatola, Aldo Spoldi, Alessandra Spranzi, Valentina Tanni, Federico Tosi, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Patrizia Vicinelli, Italo Zuffi.

A cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni

Galleria d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo | Bologna | 6/02/2025 – 7/10/2025

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Global Visual Poetry: traiettorie transnazionali nella Poesia Visiva

25 martedì Feb 2025

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Achille Bonito Oliva, Alain Arias-Misson, Betty Danon, Contemporary Art, Emilio Isgrò, Eugenio Miccini, Giuseppe Chiari, Jean-François Bory, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Luciano Caruso, Luciano Ori, Luigi Tola, Maria Lai, Michele Perfetti, Poesia Visiva, Raffaella Perna, Rodolfo Vitone, Sarenco, Tomaso Binga, Visual Poetry

a cura di Raffaella Perna

La mostra Global Visual Poetry 1950-1980 è concepita per porre in luce il carattere transnazionale della Poesia Visiva, una tra le correnti artistiche più incisive del secondo Novecento, che ha saputo raccogliere l’eredità delle prime avanguardie per aprirsi, sin dall’esordio, al dialogo tra culture e paesi diversi, superando barriere geografiche e identitarie nella prospettiva di un’arte inclusiva e socialmente impegnata. Con oltre duecento opere, l’esposizione propone uno sguardo trasversale sulla ricerca di esponenti legati alle diverse sperimentazioni verbo-visive emerse, su scala globale, a partire dal secondo dopoguerra dalla Poesia Concreta alla Poesia Visiva, dalla Poesia oggettuale alla Nuova Scrittura con l’obiettivo di evidenziare l’affinità e la coerenza di poetica di artisti e artiste attivi in questo filone di ricerca in varie regioni del mondo, al di fuori del canone eurocentrico. La poesia concreta, come affermava, Max Bense nel 1965, “non separa le lingue, ma le unisce, le mescola”, ed è per tale ragione che sin dalle origini questa corrente si è diffusa sul piano internazionale in modo capillare e ha attratto autori operanti in Sud e Nord America, in Germania, Francia, Italia, Svizzera, Portogallo, Cecoslovacchia o Giappone. La mostra pone l’accento, in particolare, sul ruolo cruciale e pionieristico della Poesia Visiva, nelle sue varie declinazioni, nel dibattito sugli effetti sociali prodotti dalla cultura di massa ai tempi del boom economico e sulla posizione critica assunta dai poeti visivi nei confronti del consumismo e delle derive del capitalismo. La precoce attenzione verso l’ambiente e la questione ecologica, le convinzioni apertamente pacifiste, la denuncia della condizione marginale della donna, la critica nei confronti del colonialismo e dell’egemonia dell’Occidente, l’interesse verso gli squilibri economici e sociali legati al miracolo economico sono questioni al cuore della Poesia Visiva, che contribuiscono alla sua attualità e alla sua odierna e crescente fortuna critica. Partendo dalla realtà locale dei propri paesi di origine, gli artisti attivi in questa corrente non hanno mancato di misurarsi con i problemi sollevati dalla globalizzazione e di guardare oltre i confini nazionali, schierandosi contro la guerra in Vietnam o denunciando le condizioni di povertà vissute da popoli oppressi. L’esposizione indaga il carattere interdisciplinare e gli sconfinamenti verbo-visuali sviluppati da questa tendenza: nella Poesia Visiva infatti la parola si fa spazio, immagine e corpo, entra in una dimensione ibrida, basata sull’incrocio tra la qualità visiva, ottico-percettiva, tattile e sonora della parola, al fine di risignificare il linguaggio e offrire nuovi possibili modi di guardare la realtà. L’attitudine sperimentale e l’urgenza di uscire dagli steccati disciplinari sono tratti peculiari della Poesia Visiva, che avvicinano i percorsi dei tanti artisti attivi in Italia a quelli di autori presenti in altri Paesi del mondo all’interno della complessa e ramificata galassia verbo-visuale.

Lucia Marcucci – Pax (1979)


Le istanze decoloniali e pacifiste, insieme all’attenzione per l’ambiente e alla critica al consumismo, sono i temi centrali della mostra: questioni, queste ultime, che nell’orbita della Poesia Visiva vanno di pari passo con la scelta di praticare un’arte della leggerezza, fatta di mezzi semplici, quotidiani, “poveri”, con opere spesso di piccolo formato, facili da disseminare e capaci, anche in virtù di questo, di oltrepassare i canali elitari dell’arte e di sottrare il linguaggio al logorio dell’abitudine per rivivificarlo.

Il percorso espositivo si articola attraverso tre grandi sezioni che, pur intersecandosi tra loro, rispondono alle diverse traiettorie emerse nella più ampia costellazione della Poesia Visiva: la ricerca di matrice tipografico-concreta, dove la lettera si fa materia plastica per costruire complesse architetture grafiche e fitte tessiture di lettere e segni alfabetici; la sperimentazione sul montaggio e il collage, intesa come pratica per criticare, dall’interno, la comunicazione mass-mediatica attraverso l’ironia e lo straniamento; la scrittura-corpo, dove la parola è la traccia palpabile del gesto dell’autore e, come un sismografo, registra l’andamento dei movimenti e le vibrazioni della scrittura manuale. Benché diverse dal punto di vista stilistico ed estetico, queste tre direttrici s’intrecciano, sino talvolta a sovrapporsi, perché condividono lo stesso slancio utopico, teso a riformulare il linguaggio per avvicinarlo alle urgenze della collettività e per sfidare il senso di vuoto proposto dalla ‘società dello spettacolo’. Nella Poesia Visiva, affermava Eugenio Miccini, c’è “una forza che le viene dalla sua utopia, dalla sua previsione ideologica di una nuova dimensione antropologica, dal tentativo, quindi, di riavvicinare e ricongiungere – agendo sulla coscienza dell’uomo – l’estetica e la vita”. Ed è in questo serrato dialogo tra poesia, immagine e utopia sociale che la Poesia Visiva lascia oggi l’eredità forse più preziosa.

(testo di Raffaella Perna)

18 febbraio – 15 giugno 2025

Dicastero per la Cultura e l’Educazione | piazza Pio XII, 3/3 | Città del Vaticano

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Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro

12 mercoledì Giu 2024

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Visual Poetry

Il Centro Pecci presenta la mostra Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini, dal 28 giugno al 13 ottobre 2024.

L’esposizione riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari con materiali spesso raccolti sul territorio, sempre capaci di suggerire strumenti e vocaboli inaspettati per costruire il futuro. Il titolo è esemplificativo: una parola ispirata da un collage di Lucia Marcucci che sembra unire – attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza – universi differenti, ma mai come oggi così vicini: l’arte, la scienza e la sapienza. Nel sistema dell’arte contemporanea questo gruppo di artiste straordinarie racconta l’unicità del contesto toscano, caratterizzato da una presenza capillare di creatività che lo differenzia dalla concentrazione di altre regioni italiane.

Lucia Marcucci – Prima linea/Colorescenza (1965)

La scelta di vivere in luoghi isolati o lontani dai principali circuiti artistici si riflette nella volontà di confrontarsi con un sapere situato, un sapere che prende cioè abbrivio dalla propria quotidianità. Le opere traggono linfa dalle comunità di riferimento, dai materiali trovati – naturali o artificiali –, dalla possibilità di collaborare con maestranze artigiane e da una relazione dialogica con il paesaggio. Condividere saperi per superare la fragilità del singolo, scandagliare e ricostruire apocalissi senza timore ma con precisione e punte di irriverenza, costruire forme allo stesso tempo minimaliste e barocche, creare alleanze tra specie, di esseri mostruosi e storie fantastiche – tutte queste azioni invitano a un’esperienza unica del tempo, dello spazio e della parola. Nelle sale dell’Ala Gamberini del Centro Pecci, prende forma un’immersione inedita nella capacità di un territorio condiviso di evocare esperienze differenti, rispondenti ad attitudini personali e non assimilabili a un’unica matrice, testimoniando di una modalità di fare arte alternativa ai modelli maschili consolidati. In una fase storica caratterizzata da disastri idrogeologici, dal riscaldamento globale, dall’inquinamento dei territori, la cura posta nel recupero e nel riassemblaggio di materiali e saperi diventa un importante antidoto a un futuro di declino e disperazione che appare già scritto. La tradizione processuale italiana incontra le riflessioni sul linguaggio sviluppate dai gruppi femministi degli anni Settanta, dando vita a un canone alternativo, in apparente contrasto con un sistema di valori e conoscenze che in Italia appariva dato in maniera incontrovertibile. Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro raccoglie l’eredità di questa gioiosa, lucida e arrabbiata cultura dell’alterità, scrivendo un’indimenticabile pagina della storia del Centro Pecci, testimonianza di come l’arte contemporanea possa aiutarci a pensare nuovi modelli del mondo utili ad affrontare il futuro.

La scelta di presentare le opere di un gruppo di artiste afferenti al contesto regionale risponde al particolare ruolo del Centro Pecci e della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana quali organismo di coordinamento della produzione artistica della regione: in questa prospettiva è nata la necessità di indagare possibili forme di progettazione specifiche per il territorio, grazie alle voci delle artiste che lo abitano. La loro rielaborazione artistica permette una riflessione fattiva su come immaginare un nuovo sistema di pensiero e azione, attraverso pratiche di resistenza e immaginari rigenerativi, capaci di proiettarci in un futuro prossimo. 

Artiste in mostra: Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Helena Hladilová, Christiane Löhr, Daniela De Lorenzo, Lucia Marcucci, Margherita Moscardini, Moira Ricci, Sandra Tomboloni

A cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini

Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci | Prato | 28/06/2024 – 13/10/2024

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“La poesia ti guarda”. Omaggio al Gruppo 70 (1963-2023)

19 martedì Dic 2023

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Eugenio Miccini, Gruppo '70, Ketty La Rocca, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Michele Perfetti, Poesia Visiva, Roberto Malquori, Visual Poetry

Il 24 maggio 1963 si apriva a Firenze, presso il Forte del Belvedere, il convegno “Arte e comunicazione” che è considerato dagli studiosi l’atto ufficiale di fondazione del Gruppo 70.

A sessant’anni da quell’evento la Galleria d’Arte Moderna organizza una mostra-omaggio per quegli artisti che ne hanno determinato la nascita .

Il Gruppo 70 è, infatti, il sodalizio artistico che interpreta in modo più completo e coerente in ambito italiano il movimento internazionale della poesia visiva. Tra le neoavanguardie quella che maggiormente ha un carattere ibrido e multilinguistico, situandosi in una suggestiva “terra di mezzo” fra la scrittura e l’immagine, fra le arti visive e la poesia. L’arte veniva intesa e problematizzata, più in generale, come parte del complesso sistema della comunicazione.

In occasione di questo anniversario viene allestito un omaggio ai principali esponenti del gruppo – Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti, e inoltre Roberto Malquori e Michele Perfetti – mettendo in luce le diverse declinazioni estetiche e formali della poesia visiva.

Lucia Marcucci – Sotto accusa (1966)


Le opere, per lo più inedite e/o poco conosciute al grande pubblico, provengono dalla collezione della Galleria d’Arte Moderna, dall’Archivio Carlo Palli di Prato, tra le principali raccolte italiane di poesia visiva, dal MART di Rovereto, dall’Archivio Lamberto Pignotti di Roma, dalla Fondazione Bonotto di Colceresa (VI) e da altre prestigiose collezioni private.
Accompagnano il percorso espositivo poesie sonore e cinepoesie, libri d’artista e documenti che illustrano in vario modo le premesse teoriche, le ragioni poetiche e gli esiti espressivi del Gruppo 70.

A cura di Daniela Vasta

Galleria d’Arte Moderna | Roma | 01/12/2023 – 15/09/2024

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Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva

06 venerdì Ott 2023

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Antonio Bueno, Arte Contemporanea, Contemporary Art, Eugenio Miccini, Giuseppe Chiari, Gruppo '70, Ketty La Rocca, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Poesia Visiva, Visual Poetry

A sessant’anni dalla nascita del Gruppo 70 la galleria Frittelli arte contemporanea inaugura la mostra Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva, a cura di Raffaella Perna, concepita per porre in luce l’attualità di uno dei movimenti più radicali della scena artistica italiana degli anni Sessanta.

L’esposizione propone uno sguardo trasversale sulla ricerca degli esponenti del gruppo e mette in dialogo i lavori di Antonio Bueno, Giuseppe Chiari, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori e Lamberto Pignotti, con l’obiettivo di evidenziarne affinità e coerenza di visione estetica e politica. La mostra pone l’accento, in particolare, sul ruolo cruciale e pionieristico del Gruppo 70 nel dibattito sugli effetti visivi e sociali prodotti dalla cultura di massa ai tempi del boom economico e sulla posizione antagonista assunta dai poeti visivi nei confronti delle derive del capitalismo.

L’attenzione nei confronti dell’ecologia, la denuncia del sessismo e del ruolo subalterno della donna nella cultura patriarcale, la critica nei confronti del pensiero colonialista e dell’egemonia dell’Occidente, le convinzioni apertamente pacifiste, l’interesse verso gli squilibri economici e sociali dovuti al miracolo economico sono tematiche al cuore della poetica del Gruppo 70, contribuiscono alla sua attualità e al rinnovato interesse critico emerso anche in ambito internazionale nei confronti di questa corrente.

L’esposizione indaga, inoltre, il carattere interdisciplinare e gli sconfinamenti verbo-visuali del Gruppo 70: in mostra, numerosi collage, fotografie, materiali d’archivio, filmati e libri d’artista documentano il forte interesse del gruppo nei riguardi non soltanto del dialogo fra immagine e parola, ma anche l’apertura verso i territori della performance, del teatro, del cinema, della musica e del fumetto.

Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva

In occasione dell’esposizione si svolgerà un ciclo di eventi legati alla Poesia visiva, tra cui una serie di incontri e tavole rotonde con studiose e studiosi, artiste e artisti e curatrici e curatori, proiezioni di filmati dell’epoca. Durante i mesi della mostra, la galleria ospiterà inoltre un focus espositivo dedicato ad artisti e artiste in dialogo stretto con i componenti del Gruppo 70.

A cura di Raffaella Perna

Frittelli Arte Contemporanea – 07.10.2023 – 19.01.2024, Firenze

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RACCOLTE IN VISTA. Libri d’artista, edizioni, manifesti, altri tipi e documenti d’arte contemporanea.

25 domenica Giu 2023

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Arrigo Lora Totino, Arte Contemporanea, Ben Vautier, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Contemporary Art, Emilio Villa, Eugenio Miccini, Gianfranco Baruchello, Giovanni Fontana, Gruppo '70, Jiri Valoch, Ketty La Rocca, Klaus Groh, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Luciano Caruso, Luciano Ori, Luigi Tola, Magdalo Mussio, Mario Diacono, Maurizio Nannucci, Michele Perfetti, Poesia Visiva, Ray Johnson, Rodolfo Vitone, Ugo Carrega, Vincenzo Accame, Visual Poetry, William Xerra

Il Centro Pecci presenta Raccolte in vista, un ampio progetto espositivo di valorizzazione dell’archivio che si concentra su libri d’artista, edizioni, manifesti e altri tipi di documenti d’arte contemporanea acquisiti nel corso di decenni attraverso il Centro di Informazione e Documentazione CID/Arti Visive e, in parte, anche nelle collezioni museali.

Suddivisi in 4 sezioni tematiche distinte e una monografica – che fanno eco rispettivamente all’allestimento della collezione Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci e agli ANIMANI di Mario Mariotti al piano terra del Centro – i numerosi e preziosi materiali esposti rappresentano parti significative e complementari della storia dell’arte degli ultimi sessant’anni, interpretate dagli artisti contemporanei attraverso sperimentali pratiche editoriali, di pubblicazione e comunicazione.

CONCEPTUAL ART, ARTE POVERA, LAND ART (AFTER DUCHAMP)

Dagli anni Sessanta un’attitudine concettuale accomuna le ricerche di punta delle nuove avanguardie artistiche: quelle più propriamente o radicalmente intese come Conceptual Art, in cui l’idea stessa dell’artista prevale sul prodotto finale; quelle dell’Arte Povera che elaborano processualità aperte e ridefinizioni continue dell’opera; quelle della Land Art che superano i confini dello spazio espositivo e intervengono direttamente in ambienti esterni, spesso irraggiungibili. Per mettere in evidenza i processi alla base dei loro lavori, favorire un coinvolgimento intellettivo del pubblico e diffondere i propri progetti, gli artisti riducono la materialità delle opere e le promuovono anche tramite testi, pubblicazioni, documenti. Su tale approccio aleggia ancora la figura chiave di Marcel Duchamp, scomparso nel 1968 e riconosciuto in quegli anni come il padre putativo dell’arte concettuale.

ARTE, SOSTANTIVO FEMMINILE

Varie declinazioni di Scrittura visuale e Poesia oggettiva in forma militante e critica di lotta di genere, per l’affermazione della presenza e dell’identità femminile nel mondo dell’arte, risultano evidenti soprattutto negli anni Settanta sulla scia di ricerche compiute da pioniere come Anna Oberto e Mirella Bentivoglio, che promuovono una controcultura al femminile attraverso la fotografia e il cinema sperimentale, la scrittura critica e l’editoria artistica. Apice di tali esperienze risulta la mostra collettiva internazionale Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Bentivoglio alla Biennale di Venezia del 1978, che sottolinea la complessità dei rapporti fra il mondo femminile e il linguaggio: verbale, visivo, corporeo.

POESIA VISIVA E DINTORNI

Fra i maggiori creatori di pubblicazioni e edizioni d’arte, soprattutto riviste, manifesti e libri d’artista, vanno annoverati gli autori della Poesia Visiva o della cosiddetta Nuova Scrittura, spesso provenienti da esperienze o professioni letterarie, grafiche e editoriali, che sperimentano dagli anni Sessanta forme di contaminazione e commistione di immagini e parole, per promuovere la convergenza di diverse discipline artistiche e ampliare le tradizionali modalità di “fare arte”. Un mix di materiali estratti dalla quotidianità, insieme all’ausilio di media come tipografia e grafica, fotografia e cinema, contribuisce al superamento di ogni formalizzazione estetica e testimonia la ricerca di un rapporto stringente fra arte e vita che viene proposto al pubblico.

Lucia Marcucci – Il tema romantico della poesia (1974)

Libri d’artista, edizioni e opere di:
Vincenzo Accame; Gianfranco Baruchello; Dino Bedino; Ugo Carrega; Luciano Caruso; Guglielmo Achille Cavellini; Giuliano Della Casa; Mario Diacono; Corrado D’Ottavi; Bartolomé Ferrando; Luigi Ferro; Giovanni Fontana; Klaus Groh; Gruppo ’70, Richard Kostelanetz; Arrigo Lora-Totino; Lucia Marcucci; Eugenio Miccini; Magdalo Mussio; Maurizio Nannucci; Rinaldo Nuzzolese; Luciano Ori; Luca Patella; Michele Perfetti; Decio Pignatari; Lamberto Pignotti; Luigi Tola; Jiri Valoch; Ben Vautier; Emilio Villa; Rodolfo Vitone; William Xerra.

Manifesti, altri tipi e documenti d’arte di:
Luciano Caruso; Ketty La Rocca; Maurizio Nannucci; Luciano Ori; Ray Johnson

Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Antonio Bueno – Volerà nel ’70 (1965)

ANNI NOVANTA E OLTRE

Negli anni Novanta del ventesimo secolo lo sviluppo di altre pratiche editoriali sperimentate dagli artisti conduce alla raccolta di Libri d’artista, iniziata presso il CID/Arti Visive nel 1994 con la mostra collettiva Di carta e d’altro, a conclusione dell’esperienza analogica prima dell’avvento dell’era digitale. Non ci sono più limiti alle idee e all’utilizzo di materiali da parte degli artisti, interessati a rinnovare ancora la possibilità di offrire ponti fra l’aura dell’opera e l’intimità del libro, fra la deferenza rituale della fruizione artistica e la familiarità quotidiana della lettura.

MARIO MARIOTTI: LIBRI, EDIZIONI, PROGETTI COLLETTIVI

Completa il percorso espositivo un focus monografico dedicato alla pratica originale di Mario Mariotti, artista poliedrico, autore di vari libri d’artista, libri-oggetto e edizioni per progetti collettivi e pubblici da lui stesso ideati e realizzati a Firenze fra gli anni Settanta e Novanta, giocando ininterrottamente con l’arte e con la vita.

A cura di Stefano Pezzato

Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 8 giugno 2023

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Occasioni del tempo. Opere della Collezione Filiberto e Bianca Menna

22 giovedì Giu 2023

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Antonello Tolve, Arte Contemporanea, Contemporary Art, Filiberto Menna, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Stefania Zuliani, Tomaso Binga, Visual Poetry

Occasioni del tempo

Nell’ambito del progetto del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna presieduta da Letizia Magaldi e il Lavatoio Contumaciale presieduto da Tomaso Binga, sono liete di annunciare Occasioni del tempo. Opere della Collezione Filiberto e Bianca Menna, l’importante esposizione che si terrà nella sede romana della Fondazione, già Archivio Tomaso Binga, in via dei Monti di Pietralata 16 e presso il Lavatoio Contumaciale, in Piazzetta Perin del Vaga 4, dal 12 aprile al 10 luglio 2023.

Lucia Marcucci – Senza titolo (1990)

Occasioni del tempo è una esposizione che nasce dal desiderio di mostrare un nucleo delle 270 opere che Tomaso Binga (al secolo Bianca Pucciarelli Menna) ha deciso di donare alla Fondazione Filiberto e Bianca Menna, destinandole al patrimonio pubblico con l’idea di far nascere a Salerno un museo d’arte contemporanea e di offrire dunque alla città d’origine un polo delle arti. Si tratta nello specifico di un cospicuo gruppo di opere che attraversa periodi e climi artistici differenti, dalle Avanguardie Storiche e dai grandi movimenti di primo Novecento all’Arte Cinetica e Programmata, dalla Pop Art all’Arte Povera, dalla Poesia Visiva alla Pittura Analitica, dall’Astrazione Povera teorizzata dallo stesso Filiberto Menna ad alcune sfumature della galassia postmoderna. Nel suo insieme, si tratta di un nucleo organico, denso e interdipendente, che rispecchia appieno il gusto dei coniugi Menna, la loro storia, la loro avventura umana e culturale.

A cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani

© Riproduzione riservata

BOOKS AS ART [English version]

15 giovedì Giu 2023

Posted by Lucia Marcucci in Eventi

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Alba Savoi, Anna Boschi, Anna Esposito, Anna Maria Sacconi, Anna Torelli, Anna Uncini, Arte Contemporanea, Aurelia Muñoz, Betty Radin, Carla Vasio, Chiara Diamantini, Chima Sunada, Contemporary Art, Elisabetta Gut, Elly Nagaoka, Evangelía Biza, Fernanda Fedi, Franca Sonnino, Francesca Cataldi, Gisella Meo, Giulia Niccolai, Giulia Spernazza, Gramma_Epsilon Gallery, Greta Schödl, Irma Blank, Lia Drei, Lucia Marcucci, Maria Jole Serreli, Maria Lai, Marilena Scavizzi, Marilla Battilana, Mirella Bentivoglio, Paolo Cortese, Patrizia Molinari, Poesia Visiva, Renata Prunas, Rosanna Lancia, Saletta Tavares, Susanne Kessler, Virginia Lorenzetti, Visual Poetry

“Of all man’s instruments, the most wondrous, no doubt, is the book. The other instruments are extensions of his body. The microscope, the telescope, are extensions of his sight; the telephone is the extension of his voice; then we have the plow and the sword, extensions of the arm. But the book is something else altogether: the book is an extension of memory and imagination.”
(Jorge Luis Borges)

Gramma_Epsilon – Books as Art (Athens)

From June 15th to October 20th, Gramma_Epsilon Gallery in Athens presents the group exhibition “Books as Art” curated by Paolo Cortese. The exhibition, dedicated to the book as a form of art, showcases works of female artists from different generations and nationalities. Concrete and verbo-visual works that date back to the 1960s are placed in a dialogue with works by artists of later generations who continue to explore the multiple possibilities of the book as an expression of their art.

In the terminology established by Mirella Bentivoglio in the 1980s and 1990s during numerous group exhibitions dedicated to this particular form of artistic expression, ‘librista’  is used as a term that describes an artist who produces book-objects, the artist who is inspired by the form and the meaning of the book. Two universes are being put together: that of Logos, the language, which the works represent through their form, and that of the Mater, the matter, which the works celebrate through their substance. Two opposing dimensions that emerge in singular, communicative and silent poetic testimonies. 

“In this era of the computer, in which the book has declined as a medium of verbal communication, its symbolism engraved in the subconscious renders it a new vehicle for global communication. In such a way the book-object has truly broken all customs and it is not known anymore whether it is a theme, a technique, a support or a movement. In a participatory and questioning way, it seems to indicate a general awareness of a new iconography of the Logos, which the human of our time recognizes and communicates”, writes Mirella Bentivoglio in 1990 when presenting a historical exhibit dedicated to ‘Librismo’ at the Art Duchamp Gallery in Cagliari. Furthermore, “they are volumes in both senses of the word; volumes considering their physicality. No longer vehicles of language, the books are symbols of the book; they dig deep into the psyche and find the archetype of the tables of the law. Books that undergo transformation in terms of form, structure, matter, giving rise to plastic-poetic circuits. Linguistic objects which by association move the work from the field of art to the suddenly complementary field of poetry”.

Brooks As Art

The works exhibited in Athens are three-dimensional, inspired by the book and the page, created by more than thirty international female artists from the area of conceptual, verbal, visual and fiber art of different countries and generations. Captivating and communicative works, realized in diverse materials, which are capable of bringing together with immediacy the world of the words with the universe of the materiality. Many works in this exhibition are historical examples and have been exhibited in the most prestigious museum venues. For the most part, they are unique pieces, together with examples of special editions.

Lucia Marcucci – Afasia (1992)

During the opening, Maria Jole Serreli, a fiber artist from Sardinia, will realize her performance ‘The Forever Books’: ten books, containers of word and real stories, dressed in dreams, will be sealed forever preserving the memory of the intimate story of whoever owned them.

Artists: Marilla Battilana, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Evangelía Biza, Irma Blank, Anna Boschi, Francesca Cataldi, Chiara Diamantini, Lia Drei, Anna Esposito, Elisabetta Gut, Fernanda Fedi, Susanne Kessler, Maria Lai, Rosanna Lancia, Virginia Lorenzetti, Lucia Marcucci, Gisella Meo, Patrizia Molinari, Aurelia Muñoz, Elly Nagaoka, Giulia Niccolai, Renata Prunas, Betty Radin, Anna Maria Sacconi, Alba Savoi, Marilena Scavizzi, Greta Schödl, Maria Jole Serreli, Franca Sonnino, Giulia Spernazza, Chima Sunada, Saletta Tavares, Anna Torelli, Anna Uncini, Carla Vasio.

Curated by Paolo Cortese

Gramma_Epsilon Gallery, Athens, 15th June – 20th October, 2023

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BOOKS AS ART

15 giovedì Giu 2023

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“Il libro è senza dubbio il più stupefacente tra gli strumenti costruiti dall’uomo. Gli altri sono estensione del suo corpo: il microscopio, il telescopio sono estensioni della sua vista, il telefono e la radio estensioni della sua voce, l’aratro, la fionda e il missile estensioni del braccio; ma il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione” (Jorge Luis Borges)

Gramma_Epsilon – Books as Art (Athens)

Dal 15 Giugno al 20 Ottobre 2023 si tiene presso la Galleria Gramma_Epsilon di Atene una mostra dal titolo “Books as Art” a cura di Paolo Cortese.
In questa rassegna, dedicata la libro come forma di arte, sono messi a confronto lavori di artiste di diverse generazioni e nazionalità. Lavori concretisti e verbo-visuali risalenti agli anni ’60 sono messi in relazione a lavori di artiste di generazioni successive che continuano ad esplorare le molteplici possibilità del libro come espressione della loro arte.
Nella terminologia istituita da Mirella Bentivoglio lungo gli anni Ottanta e Novanta nel corso di numerose rassegne dedicate a questa particolare branca dell’espressione, si fa riferimento al “librista” come all’artista produttore di libri-oggetto, ossia un artista che si ispira alla forma e al significato del libro. Si sommano in sé due universi: quello del Logos, il linguaggio, che rappresentano nella loro forma, e quella di Mater, la materia, che celebrano nella loro sostanza. Due contrapposte dimensioni, che si fondono in singolari, comunicative e silenziose testimonianze poetiche.
“In quest’era del computer, in cui il libro sta per tramontare come medium di comunicazione verbale, la sua simbolicità incisa nell’inconscio lo porta a divenire un nuovo convenuto veicolo di comunicazione globale. Così il libro-oggetto ha veramente rotto tutte le consuetudini e non si sa più se è un tema, una tecnica, un supporto o un movimento. In modo partecipe e interrogativo esso sembra indicare una generale presa di coscienza di una nuova iconografia del logos, nella quale si riconosce e comunica l’uomo del nostro tempo.” scrive Mirella Bentivoglio nel 1990 presentando una storica mostra dedicata al “Librismo” presso la Galleria Art Duchamp a Cagliari. E ancora “Sono volumi nei due sensi della parola; volumi considerati nella loro fisicità. Non più meri veicoli del linguaggio, sono libri simboli del libro; scavano nel profondo della psiche e vi ritrovano l’archetipo delle tavole della legge. Libri che subiscono trasformazioni a livello di forma, struttura, materia, dando luogo a corto circuitazioni plastico-poetiche. Oggetti linguistici, che per associazione spostano l’opera dal piano dell’arte al piano improvvisamente complementare della poesia.”
Saranno in esposizione ad Atene opere tridimensionali ispirate al libro e alla pagina di oltre trenta artiste internazionali esponenti dell’area concettuale, verbo visuale e della fiber art di paesi e generazioni diverse. Opere captanti, comunicative, realizzate in materiali diversi, capaci di sposare con immediatezza il mondo della parola all’universo dell’esistenza.

Brooks as Art

Molte opere di questa mostra sono esempi storici e sono stati esposti nelle più prestigiose sedi museali. Per la maggior parte sono pezzi unici, ma insieme ad esemplari di stretta numerazione.

Lucia Marcucci – Afasia (1992)

Artiste in mostra: Marilla Battilana, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Evangelía Biza, Irma Blank, Anna Boschi, Francesca Cataldi, Chiara Diamantini, Lia Drei, Anna Esposito, Elisabetta Gut, Fernanda Fedi, Susanne Kessler, Maria Lai, Rosanna Lancia, Virginia Lorenzetti, Lucia Marcucci, Gisella Meo, Patrizia Molinari, Aurelia Muñoz, Elly Nagaoka, Giulia Niccolai, Renata Prunas, Betty Radin, Anna Maria Sacconi, Alba Savoi, Marilena Scavizzi, Greta Schödl, Maria Jole Serreli, Franca Sonnino, Giulia Spernazza, Chima Sunada, Saletta Tavares, Anna Torelli, Anna Uncini, Carla Vasio.

A cura di Paolo Cortese

Gramma_Epsilon Gallery, Atene, 15 Giugno – 20 Ottobre, 2023

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Lucia Marcucci – Poesia Visiva

La mia poetica consiste, attraverso la parola e il segno, nella rielaborazione letteraria e pittorica, ma soprattutto critica, dei mass media (immagini, slogans, linguaggi variamente persuasori e mistificatori del sistema sociale contemporaneo).

My poetics consists, through the word and the sign, in the literary and pictorial, but above all critical, reworking of the mass media (images, slogans, variously persuasive and mystifying languages ​​of the contemporary social system).

Ma poétique consiste, à travers le mot et le signe, dans le remaniement littéraire et pictural, mais surtout critique, des médias de masse (images, slogans, langages diversement persuasifs et mystifiants du système social contemporain).

Meine Poetik besteht mittels Wort und Zeichen aus der literarischen und bildnerischen, vor allem aber kritischen Aufarbeitung der Massenmedien (Bilder, Parolen, unterschiedlich überzeugende und mystifizierende Sprachen des zeitgenössischen Gesellschaftssystems).

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