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LUCIA MARCUCCI

LUCIA MARCUCCI

Archivi tag: Lucia Marcucci

PORTA PORTESE

24 mercoledì Nov 2021

Posted by Lucia Marcucci in Eventi

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Gaia Bobò, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Tomaso Binga, Visual Poetry

L’artist-run space SPAZIOMENSA conclude la stagione espositiva 2021 con la mostra collettiva Porta Portese, a cura di Gaia Bobò. Il progetto si propone come una riflessione sul dispositivo del mercato, inteso come luogo di trasmissione e transito degli oggetti e delle immagini, crocevia di diverse coordinate geografiche e temporali. La suggestione di uno spazio culturale effimero, ciclicamente performato dagli individui che lo percorrono, enfatizza la dimensione rituale, irrazionale e magica che ha determinato il magnetismo di questa prassi sociale attraverso il tempo. Partendo da un’indagine fortemente legata alla città di Roma, la mostra guarda alle possibili evoluzioni verso una dimensione accelerata e globale dei processi di scambio, offrendo una suggestione sulle dinamiche culturali, sociali e antropologiche connesse all’idea stessa di mercato in quanto luogo di condivisione e scoperta.

Articolata in tre sezioni, la mostra raccoglie opere di artisti emergenti e affermati della scena artistica italiana e internazionale.

La prima sezione vede la partecipazione di Tomaso Binga, Lucia Cristiani, Auriea Harvey, Jonas Lund, Giulia Mangoni, Meletios Meletiou, Diego Miguel Mirabella, Jacopo Rinaldi, Agnese Spolverini, The Cool Couple, Elo Vega, Alessandro Vizzini e Benyamin Zolfaghari.

La seconda, dedicata ai linguaggi della stampa e del libro d’artista, riunisce le opere e i progetti editoriali di Alessia Armeni, Georges De Canino, Quentin Lefranc, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti e Sergio Sarra (in collaborazione con Emilio Prini). La stessa si arricchirà di focus sui materiali appartenenti a importanti punti di riferimento per la cultura editoriale e grafica di Roma: la Litografia Bulla, la Collezione Giuseppe Garrera e lo Studio Bibliografico Marini.

Lucia Marcucci – La fede (1972)

Nell’ultima sezione della mostra sarà presentato un progetto del collettivo Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello), realizzato con i contributi di oltre 40 artiste e artisti.
La suggestione metaforica del mercato di Porta Portese, a sua volta elemento cardine della cultura visuale romana, è evocata in una meta-riflessione sul suo display, piattaforma installativa per esplorare le tematiche situate al confine tra pratiche artistiche contemporanee e indagine sui patrimoni immateriali. Tra queste, il concetto di archivio collettivo, la ricerca sull’archeologia dei media, i processi di trasmissione e diffusione delle immagini e il rapporto con lo spazio pubblico.

SPAZIOMENSA – Roma, 27 novembre – 18 dicembre 2021

L’ARTE E LA CITTÀ / ART AND THE CITY

14 domenica Nov 2021

Posted by Lucia Marcucci in Eventi

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Andy Warhol, Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Luigi Pecci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry, William Eggleston

Una mostra che indaga i rapporti fra arte contemporanea e ambiente urbano attraverso opere provenienti dalle collezioni museali e rari materiali d’archivio

In collaborazione e in collegamento con Centro di informazione e documentazione CID/Arti visive e Urban Center, Città di Prato

In concomitanza con l’apertura dell’URBAN CENTER all’interno del museo, dal 20 novembre 2021 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta L’ARTE E LA CITTÀ / ART AND THE CITY, una mostra a cura di Stefano Pezzato che mette in dialogo un’ampia selezione di opere dalle collezioni museali con rari materiali d’archivio.

Concepita come espressione diretta della città di Prato, dove il Centro Pecci è stato fondato e ha la propria sede, ma anche come riflesso di un contesto metropolitano in costante rinnovamento ed estensione, l’area tra Firenze, Prato e Pistoia dove il Centro Pecci è inserito e opera, questa nuova mostra presenta una panoramica inesplorata dei rapporti fra arte contemporanea e ambiente urbano.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni all’interno dell’Ala grande del museo, che si estende e affaccia sull’asse di Viale della Repubblica: la città indagata e interpretata da diversi artisti contemporanei; l’arte prodotta negli ultimi decenni, riferita o integrata alla realtà urbana; l’arte contemporanea nel tessuto di Prato e nella cornice stessa del Centro Pecci.

Dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video, insieme a disegni, stampe, materiali d’archivio di una quarantina fra artisti e gruppi, sia italiani sia internazionali, raccolti nelle collezioni e documentati in vari archivi del Centro Pecci investigano tematiche attuali quali le trasformazioni, le trasfigurazioni e utopie della città, i conflitti, le ascese e cadute che si sviluppano al suo interno. Lavori che parlano di incontri e confronti, scenari e soggetti propri dell’ambito urbano, ma che svelano anche inserimenti artistici pensati e realizzati per Prato, che ha nel Centro Pecci un punto di riferimento culturale e identitario, assumendo ormai da mezzo secolo il ruolo di città dedita allo sviluppo e alla raccolta delle arti contemporanee.

Aprono e chiudono il percorso espositivo alcune opere espressamente “made in” Prato, per ribadire la centralità e influenza della ricerca artistica contemporanea all’interno di questa città, che attraverso il Centro Pecci rappresenta il presente e futuro di una regione estremamente ricca e fiera della propria storia come la Toscana. 
La scelta di esporre solo opere provenienti dalle collezioni e materiali d’archivio punta a valorizzare il vasto patrimonio raccolto e in continua espansione, per sottolineare la potenzialità, flessibilità e sostenibilità di progetti realizzati con materiali acquisiti e conservati al Centro Pecci dal 1988 a oggi.
Durante l’apertura della mostra saranno attivati nuovi programmi educativi e per il pubblico, rassegne cinema e incontri di approfondimento; saranno stimolati collegamenti con opere e iniziative culturali in città e connessioni con attività produttive del territorio.

Lucia Marcucci – L’offesa (1964)


L’ARTE E LA CITTÀ / ART AND THE CITY
Artisti in mostra: Andrea Abati, Andreoni & Fortugno, Nobuyoshi Araki, Marco Bagnoli, Richard Baquié, Massimo Barzagli, Rossella Biscotti, Eberhard Bosslet, Botto & Bruno, Marcos Chaves, Marcelo Cidade, Marco Cingolani, William Eggleston, Anna Esposito, Jan Fabre (con Ilya Kabakov), Fischli & Weiss, Rainer Ganahl, Gilbert & George, Nan Goldin, Dmitri Gutov (per Radek Community), Haas & Hahn, Takashi Homma, Karen Kilimnik, Kinkaleri, Philip Lorca di Corcia, Lucia Marcucci, Mario Mariotti, Fausto Melotti, Nino Migliori, Domingo Milella, Anatoly Osmolovsky, Fabrizio Plessi, Anne & Patrick Poirier, Guido Sartorelli, Mauro Staccioli, Wolfgang Tillmans, Marco Tirelli, Leonid Tishkov, Rodolfo Vitone, Andy Warhol, Erwin Wurm

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, 20 novembre 2021 – 12 giugno 2022

A confronto

13 sabato Nov 2021

Posted by Lucia Marcucci in Opere

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

A confronto (2003) | collage e acrilici su cartoncino | cm 50×36

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© Riproduzione riservata

LA POESIA VISIVA COME ARTE PLURISENSORIALE: L’OLFATTO

05 venerdì Nov 2021

Posted by Lucia Marcucci in Eventi

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Il progetto P r a t i c h e S i n e s t e t i c h e di Lamberto Pignotti è stato inaugurato nel 2020 con una mostra che riuniva l’indagine sui cinque sensi attraverso opere di poesia visiva presentate dalla Fondazione Berardelli. Il progetto prevede una serie di mostre corredate di catalogo che approfondiscono la ricerca sui nessi multisensoriali presenti nella poesia visiva. In questa occasione la ricerca dei 53 artisti verbo-visivi coinvolti è dedicata alla sfera OLFATTIVA. Presenteremo il nuovo catalogo della collana PRATICHE SINESTETICHE, volume 2, che raccoglie, oltre ai lavori degli artisti, testi di Melania Gazzotti, Giovanni Fontana e Lamberto Pignotti. Nel corso dell’evento interverranno con una performance due degli artisti coinvolti, Davide Galipò e Elena Cappai Bonanni. >> “OLFABETO (Inodore di santità)” è una performance a due voci che mette in comunicazione a livello sonoro le opere presentate dagli artisti, rispettivamente “Olfabeto” e “In.odore”. Con loro, Mister Caos, poeta di strada che accompagnerà la performance con un live painting.

L’esposizione prevede la presenza di opere degli artisti: Demosthenes Agrafiotis, Fernando Aguiar, Paolo Albani, Bruno Aller, Francesco Aprile, Massimo Arduini, Andrea Astolfi, Bernard Aubertin, Carla Bertola, Julien Blaine, Jean-François Bory, Anna Boschi, Antonino Bove, Giuseppe Calandriello, Vito Capone, Elena Cappai Bonanni, Ugo Carrega, Hans Clavin, Carlo Marcello Conti, Jakob De Chirico, Prisco De Vivo, Raffaella Della Olga, Marcello Diotallevi, Marisa Facchinetti, Fernanda Fedi, Luc Fierens, Giovanni Fontana, Claudio Francia, Davide Galipò, Delio Gennai, Gino Gini, Marco Giovenale, Nicolò Gugliuzza, Silvana Leonardi, Ruggero Maggi, Lucia Marcucci, Giorgio Moio, Gi Morandini, Massimo Mori, Chiara Mulas, Gianluca Panareo, Enzo Patti, Serge Pay, Rosa Pierno, Lamberto Pignotti, Cristina Ruffoni, Lucia Sapienza, Sarenco, Carlo Alberto Sitta, Arrigo Lora Totino, Piero Varroni, Donatella Vici, Emiliano Zucchini.

Fondazione Berardelli – Brescia, 06 novembre 2021 – 31 gennaio 2022

La verità

29 venerdì Ott 2021

Posted by Lucia Marcucci in Opere

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Visual Poetry

La verità (1964) | collage su cartoncino | cm 37×30

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© Riproduzione riservata

A FIOR DI PELLE / ON THE SKIN

21 giovedì Ott 2021

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Le mie opere si susseguono per più di mezzo secolo ma, per tutto questo tempo, ho mantenuto invariato il “manifesto” della poetica che è sempre la stessa. In soldoni: prendo a piene mani i materiali dai mass media cambiandoli di segno per rimandare, perfido artificio, il messaggio al mittente; la via lavorativa e il modo di stesura è oltremodo manipolato, mischiato, contaminato e fuorviato tale da costringere il fruitore a una specie di faticosa lettura, così da catturare l’attenzione verso il contenuto/significato che risulta criptato e ammiccante. Con questo modus operandi, ottengo numerose sperimentazioni nelle infinite varianti. Il risultato che ho sempre teso raggiungere, nell’opera completa, si concretizza attraverso un processo tecnicamente abbastanza complicato in quanto avvalso di procedimenti misti, tempi lunghi e brevi, colle e frammenti, stoffe e carte, colori plastici e processi tipografici, e chi più ne ha, più ne metta.

Alcune opere risultano estremamente cariche di ironia, altre hanno un contenuto simbolico e amaro, altre ancora gioiose e fascinose. Una mia fonte assai abbondante di utilizzo sono i cartelloni pubblicitari con i loro colori tesi a colpire l’occhio e a convincere della bontà reclamizzata: i miei lavori, nella loro finitezza, stravolgono i significati, i contenuti e le tentazioni – anch’esse rovesciate e contrastate – e denunciano, così sperando, la volgarità e la prepotenza della persuasione occulta. Cerco di smaliziare il consumatore, di favorirgli una chiave di lettura per una scelta critica, insomma la mia opera d’arte non è solo fine a se stessa ma si rivolge al pubblico in un tentativo etico. E’ una speranza (se nell’insieme, l’operato ha colto nel segno) che mi può confortare della fatica assidua, nella ricerca ostinata dell’utilità di tutta l’opera, per la dedizione totale che ho profuso all’arte in un costante percorso, talvolta anche pericoloso, che ho immesso nel mio, ormai lungo, cammino di vita.

Lucia Marcucci nel suo studio

My works follow one another for more than half a century but, for all this time, I have kept unchanged the “manifesto” of poetics which is always the same. In a nutshell: I take the materials from the mass media with both hands, changing them in order to send the message back to the sender, perfidious artifice; the way of work and the way of writing is extremely manipulated, mixed, contaminated and misleading such as to force the user to a kind of strenuous reading, so as to capture attention to the content/meaning that is encrypted and alluring. With this modus operandi, I get numerous experiments in infinite variations. The result that I have always aimed to achieve, in the complete work, is realized through a technically quite complicated process as it makes use of mixed procedures, long and short times, glues and fragments, fabrics and papers, plastic colors and typographic processes, and so on, it has, more.

Some works are extremely full of irony, white others have a symbolic and bitter content, and others still joyful and fascinating. A very abundant source of my use are advertising billboards with their colors aimed at striking the eye and convincing the advertised goodness: my works, in their finitude, distort meanings, contents and temptations – also overturned and opposed – and hopefully denounce the vulgarity and arrogance of occult persuasion. I try to smalize the consumer, to favor him with a key to reading for a critical choice, in short, my work of art is not just an end in itself but is aimed at the public in an ethical attempt. It is a hope (if, overall, the work has hit the mark) that can comfort me from the assiduous effort, in the obstinate search for the usefulness of the whole work, for the total dedication that I have lavished on art in a constant path, sometimes even dangerous, that I have entered into my, now long, journey of life.

Firenze, febbraio 2014

© Riproduzione riservata

Ma sarà ancora necessario…

16 sabato Ott 2021

Posted by Lucia Marcucci in Opere

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Visual Poetry

Ma sarà ancora necessario… (1997) | acrilici su carta stampata e intelata | cm 118×86

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© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 36

09 sabato Ott 2021

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Stupefacente! Una vecchia signora aveva la psicosi delle microspie installate nella sua casa, nel pianerottolo e nell’ascensore… si sentiva perseguitata da microscopici occhi che non la lasciavano mai, perfino in strada la seguivano in tutti i suoi movimenti. Era terrorizzata; morì pazza in un letto d’ospedale con una quantità indescrivibile di cimici a farle compagnia. Stupefacente! Si dà il caso che nell’odierno contesto una quantità massiccia di cittadini, militari, politici, clericali, finanzieri, banchieri, imprenditori ma anche gente comune, siano quotidianamente spiati attraverso le telefonate dei cellulari, degli apparecchi fissi, dai computer, dalle telecamere in tutti gli angoli delle strade, ecc., ci possiamo domandare perché? Oppure è una domanda oltremodo ingenua? Quanto costa tale attività? Certamente una cifra altissima! Possiamo immaginare una moltitudine di personale specializzato impiegato giorno e notte in questo lavoro, quali fantasmi evanescenti e silenziosi, intenti a captare i nostri discorsi, i nostri sospiri, gli amori e le disperazioni, le banalità e i reati, l’evasione fiscale e le imprecazioni cazzose, la risata sonora e l’ansimare del maniaco della sega. Altre bande intente a succhiare soldi attraverso numeri civetta e sempre tramite i cellulari. Le attività a delinquere non si contano più, sempre più fantasiose e odiose. Ma che bella compagnia, la vita si fa molto interessante e i sentierini a trabocchetto non si contano. Che nostalgia dei neri pozzi sotto o prima dell’altare che si aprivano inghiottendo in un attimo il malcapitato facendo passare il suo corpo in un turbinio di lame taglienti come rasoi! Ad maiora.

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Amazons of Pop! Women artists, superheroines, icons 1961-1973

01 venerdì Ott 2021

Posted by Lucia Marcucci in Eventi

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Lucia Marcucci, MAMAC

Amazons of Pop!
Women artists, superheroines, icons 1961-1973

From 2 October 2021 to 6 March 2022, the Kunsthalle zu Kiel will be showing the female side of pop art on an extensive scale with around 40 artists from Europe and the USA. About 100 works from the fields of painting, installation, performance art, sculpture and film will be exhibited.

In art history, female pop artists have long been overlooked, neglected or forgotten. Names such as Dorothy Iannone, Kiki Kogelnik and Evelyne Axell did not initially reach a wider audience, although, like many other artists of their kind, they not only enriched the pop art movement but also played a decisive role in shaping it. Soft, flexible materials such as plastics, fresh, vivid colours and everyday consumer culture, all inspired a brand of pop art that is colourful, humorous, political, challenging and transgresses boundaries. Amazons of Pop! invites visitors to delve into the world of pop and a period of awakening: the 1960s and the beginning of the 1970s.
The exhibition was conceived by Hélène Guenin, director of MAMAC Nice, and the independent author and curator Géraldine Gourbe. It is being shown in an adapted version at Kunsthalle zu Kiel, from where it will travel to the Kunsthaus Graz.

Amazons of Pop! Artists, superheroes, icons 1961‒1973 not only broadens the examination of pop culture and the world of commodities, politics and society to include feminist aspects but also integrates film, music and comic figures. The exhibition is divided into three broad sections and encompasses an era of social optimism and political tensions in the period from 1961 to 1973. This era saw protests against racial segregation, the conquest of space and the moon landing, a growing women’s movement, the sexual revolution, the Cold War and independence movements in many countries. Female artists took up the themes of these areas of conflict in their work, visible influences that were often characterised by future oriented utopias and unmistakable political attitudes. Many of the artists saw themselves as part of a broader liberation movement. The social, cultural and technological developments during the post-war period are the focus of the works on display. These artists also created female imagery that offered an alternative to dominant stereotypes of women in the mass media – and therefore to those in the work of male pop artists too. In 1973, events like the first oil crisis triggered a watershed moment that severely shook the vision of a progressive, peaceful future based on equality which many believed to be almost in reach.

Individual biographies integrated into the exhibition and a sociopolitical chronology of historical events provide additional information. An extensive publication in German and English accompanies the exhibition.

Artists and other protagonists:
Evelyne Axell, Barbarella, Brigitte Bardot, Marion Baruch, Pauline Boty, Martine Canneel, Lourdes Castro, Judy Chicago, Chryssa, France Cristini, Christa Dichgans, Jane Fonda, Ruth Francken, Ángela García, Jann Haworth, Dorothy Iannone, Jodelle, Corita Kent, Kiki Kogelnik, Kay Kurt, Nicola L., Ketty La Rocca, Milvia Maglione, Lucia Marcucci, Marie Menken, Marilyn Monroe, Isabel Oliver, Yoko Ono, Ulrike Ottinger, Emma Peel, Pravda La Survireuse, Martha Rosler, Niki de Saint Phalle, Carolee Schneemann, Marjorie Strider, Sturtevant, Valentina Terechkova, May Wilson

Lucia Marcucci – Conservo il mio posto… (1972) © Riproduzione riservata

Organized by the MAMAC Nice in collaboration with Kunsthalle zu Kiel and Kunsthaus Graz, with the support of Manifesto Expo.

Curators:
Hélène Guenin, Géraldine Gourbe (MAMAC) in collaboration with Regina Göckede, Anette Hüsch (Kunsthalle zu Kiel), Katrin Bucher Trantow, Barbara Steiner (Kunsthaus Graz)

Kunsthalle zu Kiel: 2 October 2021 to 6 March 2022
Kunsthaus Graz: 22 April to 28 August 2022

The exhibition was first shown at the MAMAC Nice under the title She-Bam Pow Pop Wizz! Les Amazones du Pop.

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 35

25 sabato Set 2021

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

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Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Fuori dal centro della città, nella prima periferia Leopoldina di Firenze, in primavera e in autunno, dai giardini si sprigiona un intenso profumo di Olea fragrans che invade le strade dalle belle case ottocentesche, solide e severe. E’ un profumo inebriante, caldo, materico che attenua e copre qualsiasi altro odore, penetra in profondità e molto piacevolmente, i sensi. Chi percorre quelle strade sia a piedi sia in bicicletta è inondato dagli effluvi che solleticano le narici e fanno sognare berceaux con bei fiori in quantità; la fioritura autunnale è più sobria di quella primaverile, quasi più raffinata, adatta ai fruitori sofisticati ed esigenti. Esulta ma senza odore, il Cielo stellato, un tipo di Aster meraviglioso che riproduce con le sue infiorescenze, i suoi boccioli e le sue foglie, la volta celeste. La sciamana è stordita dagli impulsi procuratele da tutte queste sollecitazioni; prostrata, si libra stancamente nel suo volo verso il tramonto.

© Riproduzione riservata

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Lucia Marcucci – Poesia Visiva

La mia poetica consiste, attraverso la parola e il segno, nella rielaborazione letteraria e pittorica, ma soprattutto critica, dei mass media (immagini, slogans, linguaggi variamente persuasori e mistificatori del sistema sociale contemporaneo).

My poetics consists, through the word and the sign, in the literary and pictorial, but above all critical, reworking of the mass media (images, slogans, variously persuasive and mystifying languages ​​of the contemporary social system).

Ma poétique consiste, à travers le mot et le signe, dans le remaniement littéraire et pictural, mais surtout critique, des médias de masse (images, slogans, langages diversement persuasifs et mystifiants du système social contemporain).

Meine Poetik besteht mittels Wort und Zeichen aus der literarischen und bildnerischen, vor allem aber kritischen Aufarbeitung der Massenmedien (Bilder, Parolen, unterschiedlich überzeugende und mystifizierende Sprachen des zeitgenössischen Gesellschaftssystems).

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