• Home
  • Biografia | Biography | Biographie | Biografie
  • Mostre | Exhibitions | Expositions | Ausstellungen
  • Contatti | Contacts | Kontakte
  • Autentiche e autorizzazioni | Authentication and authorizations

LUCIA MARCUCCI

LUCIA MARCUCCI

Archivi della categoria: Scrittura

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 62

16 sabato Dic 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Il signore delle mosche: E=mc². Relatività, grande scoperta del secolo scorso, ossessione straordinaria e demoniaca per l’ultraterreno, il mistico, il religioso delirante paradisi e reincarnazioni. Prove ed errori, prove ed errori: il procedimento scientifico tanto osteggiato vincerà! Vincerà? Il medioevo si materializza qua e là, vengono alla luce (oscura) alternative metafisiche, banalità infantili spacciate per prove inconfutabili, paure generate dall’incultura, spaventose catastrofi annunciate da profeti che emettono fiati puzzolenti, apocalittici miasmi veleniferi, ma comunque intascanti il frutto miliardario del pessimismo e della dabbenaggine dei creduloni. Il viaggio senza meta, già più razionale e materiale, fagocita la strada per esorcizzare la morte, può essere una valida alternativa alla metafisica e al cretino bisognoso di un dio. Ancora in alternativa i pietosi lager per cani, gatti, animalini di tutti i generi, veterinari e chirurghi prodigantesi a pieno tempo ma dimentichi dei tantissimi piccoli uomini che muoiono ogni secondo. La contraddizione tragica e cieca che invade l’animuccia di tantissima parte della cosiddetta società civile si spande come acqua santa e limacciosa su per i canali dei cuori infranti lenendoli a profusione, consolandoli con la giornaliera, a lor parere, buona azione.

© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 61

18 sabato Nov 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

L’evidenza di un contesto straordinario era gravemente messa in discussione da una banale fila di ombrelloni che contrastavano con i loro colori dal bianco della sabbia e dall’azzurro dell’acqua, inoltre alla loro ombra c’erano inerti turisti americani mostruosamente grassi, le big bottiglie di coca-cola e i fat panini con cheeseburger sparsi al suolo, bucce di enormi banane facevano da cornice alle sdraio, grossi sandali giapponesi sotto i teli e stupidi cagnoloni che ci giocavano. Al largo mastodontiche petroliere incrociavano alcuni yacht simili a ferri da stiro, cormorani e gabbiani volteggiavano tuffandosi ogni tanto su qualche pesce sopravvissuto alle frequenti fuoruscite di oil. Una nuvola stava avvicinandosi minacciosa, balenante e negra; con il vento in poppa cominciava a rovesciare funi di pioggia e grandine su quegli stupidi turisti spaventati ma impediti a scappare dalla loro impudica pinguedine. Anche i cagnoloni non potevano far altro che abbaiare tristemente al mare gonfio di onde e vomitare ossi e palle di peli sulla sconvolta battigia. Dopo qualche secondo di intenso sconvolgimento tutto si calma: non c’è più nessun grassone, ombrellone, cagnolone, bottiglione.

© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 60

21 sabato Ott 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Solleticando il cielo con forbite bestemmie, non facendo distinzione fra i vari nomi del mono, il viandante mezzo cieco, anzi parzialmente vedente, alternava la sua veemente preghiera con strimpellate disarmoniche – musica naïf atonale – percorrendo a balzelloni uno stretto sentiero di montagna incurante dei vari precipizi; il suo banjo gli ciondolava pericolosamente ma lo riprendeva per suonarci quelle strampalate note con il suo dito mozzo. Dall’unico occhio dardeggiava un’incontenibile felicità tanto era consapevole della totale libertà di cui godeva: niente lo legava a persone, a ricordi, a beni mobili e immobili, a doveri verso lo stato, verso la telefonia anch’essa mobile e immobile, verso banche, canoni, contravvenzioni, biglietti di lotterie, assicurazioni e scadenze. Non aveva meta, passo dopo passo, di giorno e di notte, con il vento, il sole, la pioggia, neve e ghiaccio, saltando e saltellando; neanche la fame, neanche la sete, oramai bisogni remoti, superati con strenuo allenamento in gioventù, gli potevano rovinare la completa beatitudine: il percorso nello stretto ma infinito sentiero gli sembrava coperto di soffice bambagia, lo strapiombo un azzurro vortice, la neve una nuvoletta calda e rosea, non gli mancavano nemmeno le ali che gli stavano spuntando velocemente dietro la schiena.

© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 59

10 martedì Ott 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Scienziati di tutto il mondo unitevi ché dovrete combattere un nemico oramai palese; si aggira agguerrito negli innumerevoli anfratti delle pseudo: pseudoscienza, pseudopolitica, pseudo religione, pseudofondamentalismo, pseudofisica, pseudostoricismo, pseudoantropologismo, pseudomedicina, pseudoarcheologismo, pseudoambientalismo, pseudo… ecc… ecc… ecc… Il solito marasma tanto per non capirci più nulla. Ritorniamo daccapo alla disinformazione totale per la troppa pseudo informazione totale. Avviene una specie di indigestione con disgusto al seguito, diventiamo allergici e starnutiamo ininterrottamente alla più banale notizia che ci giunge via tele, via internet, via chiacchiera. Neanche l’arte si sottrae all’incubo: nella voragine pseudo ci sono tutti i suoi settori. Un magnifico concerto diretto da un eccellente musicista tenuto in un contesto poco adatto, gremito di fruitori eterogenei: le pause musicali rovinate da scroscianti applausi! L’architettonica scalinata super tecnologica piena di persone seminude con bottigliette di coca-cola e birra schiacciate sotto i piedi e sotto il culo. Una mostra di opere di alto livello visitata da torme di turisti leccanti coni di gelato sbrodolati sulle basi delle sculture presenti. Un appartamento arredato con tono raffinato abitato da persone in canottiera. Una mutanda sventola da un balcone nella via più elegante della città; il mago di turno dallo stesso balcone urla di avvistare un UFO; più in là, fa bella vista di sé, il santone con le stigmate colanti ceralacca; non di meno profuse e strazianti, altissime grida risuonano nella piazza: sotto i magnifici portici una zingara ha visto Maometto e una distinta signora la Madonna; avanza zoppicando il magrebino con i pantaloni arrotolati fino all’inguine per fare osservare una gamba raccapricciante. E le notizie che si sovrappongono in un crescendo allucinante: una sull’altra, una sull’altra…

© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 58

09 sabato Set 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Nel tutto non vi è niente che non sia tutto! La crisi comincia da qui: tutto è stato detto, riempito, decifrato, colmato, analizzato, consumato, rievocato, riconosciuto, distrutto, negato, applaudito. Ma non basta. Possiamo anche parlare di palinsesti occultati che invece vengono immediatamente riconosciuti con grave disappunto del creatore, ridicolissimo, umile e introverso, perennemente alla ricerca del misterioso, dell’evento inispiegabile, del paranormale, dell’apparizione, delle tracce, della macchie di sangue, di quello che c’è e di quello che, anche a strizzarsi il cervello, non c’è. Presuntuoso e saccente il creatore afferma, dichiara, ribadisce, giura e spergiura; umilmente deferente, ripiegato in se stesso e su se stesso trova sempre platee gremite di ascoltatori ingenui che si spellano le mani calorosamente plaudenti. Ma dal tutto così intrecciato e incasinato ecco che scaturisce un succo concentrato al massimo, profumato o graveolente non importa, scaturisce ed è quello che conta. Cosa è nessun lo sa ma al contempo si battono le solite mani e i saggi si interrogano sul da farsi.

© Riproduzione riservata

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 57

12 sabato Ago 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Tante sono le occasioni favorevoli, tante quelle sfavorevoli, occasioni d’oro, fortùite, accidentali, sarebbe stato molto meglio non si fossero presentate… occasioni di merda, occasioni fantasma, occasioni del sottobosco, occasioni incasinate; ancora peggio quelle predestinate! Che razza di situazioni, che confusione, che caos! Occasioni meravigliose, da prendere al volo, che cambiano la vita, la fanno tutta d’oro, non t’incasini più, sei libero, voli leggero, occasioni incantevoli, occasioni ammalianti, da sogno, madonna mia che pacchia! Nessun guaio, mai. Tutto liscio: ah, ah, le opportunità. Alcune passano di striscio sul fianco, lasciano una sensazione di calore intenso e basta, altre come ghiaccio intorpidiscono la parte che non ha più sensibilità, è come morta stecchita. Occasione, caso, evento, circostanza: arte imprevista? Con un po’ di fortuna ci sta che venga a concretizzarsi il capolavoro.

© Riproduzione riservata

SULLA BELLEZZA DELL’OPERARE / ON THE BEAUTY OF OPERATION

29 sabato Lug 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

E’ un grande profluvio di molteplici sensazioni che m’investe quasi all’improvviso non sempre però al termine dell’opera ma più spesso nel suo decorso, forse nel momento in cui il furor è al suo culmine. E’ lì che avviene la magia della bellezza, il pieno assoluto, il momento della connessione con il tutto, il tocco divino, la ierofania, l’apparizione dell’arte, magia magia, la commozione. La conclusione è vicina, il termine inevitabile. Sento l’opera compiuta come un distacco, la catarsi avvenuta… lascio il mio rimpianto, oramai è il passato, il futuro mi aspetta d’innanzi: avanti verso la nuova avventura, verso il rinnovo dell’estasi, verso la probabile bellezza dell’armonia, attraverso il nuovo stato superando il terrore iniziale. La tela bianca, il foglio bianco, l’incipit e l’ebbrezza, il primo progetto, la prima linea, la prima parola e via via a un’altra conclusione, a un altro brivido, al pieno di splendore, a un’altra e a un’altra, un’altra… così la mia vita scorre nel plenum della illusione di esorcizzare le penurie, le miserie e i trabocchetti. Una vita d’artista?

Lucia Marcucci

It is a great flood of multiple sensations that invades me almost suddenly, but not always at the end of the work but more often in its course, perhaps at the moment the furor is at its peak. It is at that point the magic of beauty occurs, the absolute fullness, the moment of connection with everything, the divine touch, the hierophany, the appearance of art, magic magic, emotion. The end is near, the deadline inevitable. I feel the finished work as a detachment, the catharsis has taken place… I leave my regret, now it is the past, the future awaits me ahead: forward towards the new adventure, towards the renewal of ecstasy, towards the probable beauty of harmony, through the new state overcoming the initial terror. The blank canvas, the blank sheet, the incipit and the intoxication, the first project, the first line, the first word and so on to another conclusion, to another thrill, to the fullness of splendor, to another and to another, another… so my life flows in the plenum of the illusion of exorcising the hardships, the miseries and the pitfalls. A life as an artist?

Firenze, marzo 2013

© Riproduzione riservata | © All rights reserved | © Tous droits réservés | © Alle Rechte vorbehalten

IL DISSENSO Nr. 7

08 sabato Lug 2023

Posted by Lucia Marcucci in Archivio documenti, Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Antonio Porta, Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Poesia Visiva, Sampietro Editore, Scrittura, Stelio Maria Martini, Visual Poetry

IL DISSENSO Nr. 7 (1965) | Collana di letteratura | Sampietro Editore

POESIE VISIVE – Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Luciano Ori, Antonio Porta.

“Nell’attuale civiltà di massa, delle immagini, del rapido consumo, il messaggio poetico, che sia teso verso una diffusione più adeguata ai tempi, ha bisogno di acquistare una carica demistificatoria verso la tradizione e di servirsi di materiali tecnologici (quali slogans, notizie, linguaggio politico, citazioni, titoli di giornali, pubblicità, figurazioni consumate dai rotocalchi, ecc…) per protestarli, rovesciarne il segno, inserirli in un contesto estetico per ricavarne il più ampio spettro di fruizione. In particolare questo tipo di poesie visive è progettato per una immediata lettura. Contribuisce a ciò il grado di inaspettatezza del vettore, in quanto il consumatore viene a essere sollecitato anche da immagini figurali di diretto (o contrario) rapporto con il messaggio.” – Lucia Marcucci (1965)

Il dissenso Nr. 7 (1965)

© Riproduzione riservata | © All rights reserved | © Tous droits réservés | © Alle Rechte vorbehalten

IN FIERI (Il volo della Sciamana) – 56

01 sabato Lug 2023

Posted by Lucia Marcucci in Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Arte Contemporanea, Contemporary Art, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Daimon, colui che divide e scinde, un laceratore, il dio Eros, l’Arte.

© Riproduzione riservata | © All rights reserved | © Tous droits réservés | © Alle Rechte vorbehalten

IL COLLAGE FILMICO / THE FILM COLLAGE

24 sabato Giu 2023

Posted by Lucia Marcucci in Opere, Scrittura

≈ Lascia un commento

Tag

Antonio Bueno, Arte Contemporanea, Cinepoesia, Contemporary Art, Eugenio Miccini, Gruppo '70, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Poesia Visiva, Scrittura, Visual Poetry

Momenti emozionanti, indimenticabili! Eppure avevo preparato il tutto giorni prima essendo andata presso un noleggio di film per parrocchie e case del popolo; il gestore, gentilissimo, mi aveva regalato sei o sette pizze (contenitori di pellicole 16 mm) che avevo presto visionato attraverso la moviola per scegliere i brani da usare atti a comporre il collage. Mi ero procurata anche una macchinetta che adoperavano quelli che restauravano gli strappi alle pellicole (vi ricordate quando nelle sale cinematografiche ad un tratto facevano luce e dovevamo aspettare il rappezzo? Anni…1950 o giù di lì). I momenti emozionanti stavano per cominciare: nel mio studio avevo teso dei fili da una parte all’altra della stanza per appendere i primi pezzi di pellicola. Dondolavano accattivanti quasi a stuzzicare il mio senso di sperimentazione ultra coraggiosa. Se ne stavano lì, forse troppi, di lunghezze variabili, si avvolticchiavano a mo’ di serpenti… ci passavo sotto, ci ripassavo dando occhiate quasi spaventate e cercando di individuare quali erano i più interessanti per iniziare il primo incollaggio. Emozione a non finire! Altro che panico del foglio bianco, questo era vero e proprio terrore! Incollare poteva essere definitivo già, perché la macchinetta si doveva usare con una colla particolare ed una volta messa non poteva essere rimossa; rischiavo di perdere fotogrammi e magari i più interessanti! Ma iniziai. Il giorno dopo chiamai i miei compagni del Gruppo (Bueno, Miccini e Pignotti), dovevo essere confortata e aiutata; ciò avvenne con la massima approvazione e collaborazione. Nacque il primo film collage Volerà nel ’70 e gli altri seguirono in collaborazione con Pignotti o da sola. Ma nel novembre del ’66 l’alluvione spazzò via e rovinò le pellicole, la macchinetta, la moviola… tutto il mio studio fu sommerso. Salvai delle poesie visive che fortunosamente avevo portato ai piani superiori della mia casa per farle vedere a una mia zia; qualche pellicola la ritrovai i giorni successivi al disastro ma non ricordo di averla adoperata. L’opera sul collage filmico fu così compiuta e terminata nel breve spazio di una felice stagione.

Giuntatrice Ferrania 16mm

Exciting, unforgettable moments! Yet I had prepared everything days before having gone to a film rental for parishes and people’s homes; the manager, very kind, had given me six or seven pizzas (containers of 16 mm film) which I had soon viewed through the slow motion to choose the tracks to use to compose the collage. I also got a machine that used those who restored the tears to the films (do you remember when in cinemas all of a sudden they shed light and we had to wait for the patch? Years… 1950s or thereabouts). The exciting moments were about to begin: in my studio I had strung threads from one side of the room to the other to hang the first pieces of film. They rocked captivatingly as if to whet my sense of ultra-brave experimentation. They were there, perhaps too many, of varying lengths, coiled like snakes… I went under them, I went over them, giving almost frightened looks and trying to identify which were the most interesting to start the first gluing. Endless emotion! Other than panic of the blank sheet, this was real terror! Pasting could already be definitive, because the machine had to be used with a particular glue and once it was put it could not be removed; I risked losing frames and maybe the most interesting ones! But I started. The next day I called my team mates (Bueno, Miccini and Pignotti), I had to be comforted and helped; this happened with the utmost approval and collaboration. The first collage film Volerà was born in the 1970s and the others followed in collaboration with Pignotti or alone. But in November 1966 the flood swept away and ruined the films, the camera, the slow motion… my entire studio was submerged. I saved some visual poems that luckily I had taken to the upper floors of my house to show them to an aunt of mine; I found some film in the days following the disaster but I don’t remember having used it. The work on the film collage was thus completed and finished in the short space of a happy season.

© Riproduzione riservata | © All rights reserved | © Tous droits réservés | © Alle Rechte vorbehalten

← Vecchi Post

Ricerca

Lucia Marcucci – Poesia Visiva

La mia poetica consiste, attraverso la parola e il segno, nella rielaborazione letteraria e pittorica, ma soprattutto critica, dei mass media (immagini, slogans, linguaggi variamente persuasori e mistificatori del sistema sociale contemporaneo).

My poetics consists, through the word and the sign, in the literary and pictorial, but above all critical, reworking of the mass media (images, slogans, variously persuasive and mystifying languages ​​of the contemporary social system).

Ma poétique consiste, à travers le mot et le signe, dans le remaniement littéraire et pictural, mais surtout critique, des médias de masse (images, slogans, langages diversement persuasifs et mystifiants du système social contemporain).

Meine Poetik besteht mittels Wort und Zeichen aus der literarischen und bildnerischen, vor allem aber kritischen Aufarbeitung der Massenmedien (Bilder, Parolen, unterschiedlich überzeugende und mystifizierende Sprachen des zeitgenössischen Gesellschaftssystems).

  • Instagram

Blog su WordPress.com.

  • Abbonati Abbonato
    • LUCIA MARCUCCI
    • Unisciti ad altri 45 abbonati
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • LUCIA MARCUCCI
    • Abbonati Abbonato
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...