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APALAZZOGALLERY è lieta di presentare Il Significato della Poesia, prima personale in galleria dell’artista Lucia Marcucci (Firenze, 1933), che apre al pubblico mercoledì 24 maggio 2023. La mostra comprende opere storiche che datano dai primi anni Settanta, fino ad arrivare a lavori recenti degli anni Duemila e a opere su carta di soggetto sacro che raramente hanno fatto la loro comparsa nelle mostre di Marcucci. Gli stendardi così come i manifesti pubblicitari creati con la tecnica del collage sono protagonisti della rinnovata critica alla società contemporanea, sfruttando l’ironia della Poesia Visiva. Sono presenti in mostra anche i celebri libri oggetto/soggetto realizzati tra gli anni Novanta e inizio anni Duemila, che si pongono a metà tra le opere su carta e l’oggetto libro, coscienti della mutazione del linguaggio. La parola, così presente nelle opere a parete di Marcucci, diventa nei libri quasi assente, per lasciare posto a colori vivissimi e a forti elementi scultorei.

Lucia Marcucci – Il significato della poesia (2006)

“Nei miei intendimenti l’opera doveva essere un “volgare” il più vicino al mondo d’oggi, un “volgare” però carico, pregnante, politicizzato, guerrigliero, scomodo. L’opera riunificatrice degli opposti ma nello stesso tempo enorme carica esplosiva, accusatrice e giustiziera. L’opera some sintesi e mistero ma generatrice di forme simboliche che possano muovere, irritare, creare scompiglio.
L’opera come infiltrazione in tutte le fenditure possibili, a coprire il più piccolo pertugio. Strategia e guerriglia a coprire il possibile scoperto. Attraverso l’opera ridefinirsi infine come facenti parte di una cultura dinamica, una cultura che tagli i ponti con le tradizioni, i ruoli imposti, una cultura che tragga dal passato ciò che le possa servire per muoversi e, se il passato è maschile e classico, umanistico, illuminista, romantico, funzionalista, costruttivista, ecc., ebbene estrapoliamo ciò che serve e andiamo avanti, considerando questo “maschile rigido” come vecchio, indebolito, ripetitore del proprio riflesso, mestatore di riti e di miti che hanno già cominciato a non appartenergli più. Affondare a piene mani nella cultura e cambiarla di segno, in quella cultura pagata a caro prezzo per lo stratagemma dell’eccezionalità, della decontestualizzazione sempre effettuata; trarre da quei codici un linguaggio di segno contrario, rivisitando tutti i luoghi del martirio, rivivendo positivamente il fuoco dei roghi.” [Lucia Marcucci, 1988]

APALAZZOGALLERY, Piazza Tebaldo Brusato 35, Brescia

24 maggio – 2 settembre 2023

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