Bizzarro, bello e arruffato: il ragazzo era come tanti punk a bestia, papa boys, sciamannati regolari, alcolizzati di famiglia bene, drogati per non saper che fare e così via. Era bello e intelligente ma appunto, come tanti uguali a lui, si trastullava per le strade, stava con gli amici, gironzolava, non leggeva e neanche chattava. Una sera, sul far del tramonto, si alzò un vento furioso che sbatteva cartelloni, impalcature, alberi e tegole una delle quali cadde sulla testa del bel ragazzo sconclusionato; il forte colpo fu per lui come una scossa elettrica, subitaneo fu il risveglio, gli occhi gli si aprirono sul mondo circostante e videro tutto in modo diverso, cominciarono a osservare limpidamente, senza più i veli di nebbia che fino allora non glielo avevano permesso. Smise di essere punk, papa boys, drogato e alcolizzato, si riscrisse a ingegneria, andò perfino a Pittsburgh dove frequentò un corso di specializzazione di fisica quantistica in rapporto alla sociologia, tornò in Italia, stette per qualche tempo senza far niente… trovò lavoro da bidello in un asilo. Il colpo avuto anni addietro funzionò ancora: infatti fu, per tutta la sua vita, un bidello modello.
© Riproduzione riservata