Il carisma è evidentemente maschile: l’aspetto fisico imponente completo di corpulenza e di barba fluente, i capelli lunghi, il ghigno serio, mai un sorriso ma solo tenebre e tragedia, l’umor nero proclamato con ogni gesto, gesto lento e teatrale, le parole parche, dette con voce profonda; così anche le sciocchezzuole acquistano un loro significato. Tutto ciò è negato alla donna a meno che… Marguerite Yourcenar insegna: lesbica, brutta, corpulenta, orsa. Come comportarsi se ciò non abbiamo? Il cervello scoppia nella cassa bellina che lo contiene, scoppia di rabbia, di ingiustizia conclamata, di pensieri trans ma troppe cose dovrebbero essere mutate: impossibile. Non resta che il volo sciamanico, ogni notte sul manico di scopa. Di giorno la poesia in alternativa: s’intende la poesia visiva! Questa sì che lascia moltissimo spazio, moltissima libertà di movimento, per il poeta visivo (F) tutto ciò che la civiltà dei consumi usa per imbonire il fruitore è buono per rispedirlo al mittente con un sonoro schiaffo. Attraverso questa poetica il cervello della bellina ha scoppiato bene: certi botti hanno generato opere molto significanti e interessanti. Con tenacia la bellina ha combattuto tutta la vita per pareggiare il suo valore, non si è mai sentita inferiore all’altro sesso, quello del carisma; la sua guerra è stata vincente su quasi tutta la linea. Il quasi si riferisce al denaro che a tutt’ora è, nella maggior parte, monopolizzato dal maschio.
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