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L’aereo progettato dall’equipe di von Braun era un triangolo e non aveva né fusoliera né coda ma non ebbe vita facile, sembra che accusasse dei problemi non risolti e anche i missili V2 delle solite misteriose problematiche ne ebbero a iosa un po’ come i Templari, misteri su misteri Graal compreso. Per non parlare di Castel del Monte e di Federico II: otto per otto sessantaquattro per otto cinquecentododici le cui cifre sommate fanno otto, guarda caso, e con un pozzo straordinario, ora chiuso, nel bel mezzo in cui era iscritto un ottagono; gli arredi erano arazzi con figurazioni narranti chissà quali storie, facevano bella mostra sulle pareti e chiudevano le finestre quando era necessario. Sembra che lo studio delle costellazioni e dei loro influssi sull’umanità fosse lì giornaliero, i saggi filosofi, alchimisti e astrologi erano ospiti fissi e Federico li cavalcava a suo piacimento, forse con un po’ di plagio se li portava anche a letto. Per tornare a von Braun pare che anch’esso girasse intorno al numero otto, si chiamava Otto, almeno di secondo o di terzo nome, il millenovecentotrentotto c’entra in maniera molto interessante nella sua vita: in quella data si sposò ed ebbe otto figli, qualcuno però non dello stesso letto. Come non essere sensibili a tutte queste, per alcuni coincidenze, per altri disegni di menti superiori ben strutturate? I triangoli si sprecano: linee che dalle basi o dalle punte delle Piramidi vanno dritte dritte su Parigi passando per Torino, per Praga, per Chiesina Uzzanese, per lo stesso Castel del Monte, indicanti pressappoco o giù di lì l’Arca dell’Alleanza contenuta nei sotterranei di Orvieto, di Roma o dell’Asmara, o forse in un bunker non ancora scoperto a Berlino. Cerchi magici intersecano i lati dei vari triangoli indicando altri luoghi dove ci possono essere energie molto forti e dove viene consigliato di sostare per sentirne i benefici influssi. Queste linee segnano anche ipogei di Lucumoni sparsi per le antiche città etrusche alcuni riportati alla luce e pieni di turisti, altri ancora da ritrovare e scavare alla ricerca di bei segreti di quel popolo ormai abbastanza rivelato ché di misteri ne restano, ohimè, pochi. La confusione è assicurata, possiamo dire qualsiasi cosa e il contrario: ci sarà sempre qualcuno ma che dico, tanti che giurano sulle energie elettriche e organo-elettriche, sui dodici uomini che tirano le fila del mondo e dell’altro mondo, Allah, Dio, Geova, Buddha, Shiva, Bush, Putin, Abdullah Ibrahim, Chirac, Blair… o qualsiasi altro capo di stato sono solo burattini in mano a questi misteriosi Probiviri. I cari Diderot e D’Alembert sono diventati quelli che facevano la lista della lavandaia. Non dimentichiamoci che Newton se la spassava con gli alambicchi, le bacchette magiche e allevava qualche gufo spennacchiato.

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